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Banca: quanto mi costi?

23 Gen 2023 - Argomenti di rilevanza

A cosa ci serve il conto corrente? Possiamo farne a meno? In questo secolo, la risposta è no! La digitalizzazione che avanza, così come la lotta all’evasione, spingono ad un uso sempre più massivo del denaro digitale e quindi della presenza di un conto corrente con tutti i suoi servizi … ma a che prezzo?

Repetita Iuvant

Ho già scritto precedentemente in merito all’argomento, relativamente ai costi attuali delle banche.

Dai dati che la Banca d’Italia pubblica annualmente su questo argomento, emerge un quadro di costi del conto in aumento, un quadro in cui i vecchi clienti, quelli che hanno aperto i conti correnti da molti anni, pagano di più rispetto ai nuovi clienti.

A questo punto cerchiamo di capire come e cosa poter migliorare.

Quanto costa il conto corrente

Per comprendere quanto ci costa il nostro conto corrente bancario occorre guardare l’insieme delle operazioni fatte e verificare i singoli costi: difficile? Facile!

In questo ci aiuta il documento di sintesi periodico di fine anno, un documento che indica il saldo finale del conto e che contiene il riepilogo dettagliato di tutte le operazioni da noi effettuate.

Probabilmente chi ha un conto corrente che usa da molti anni, e che non ha mai aggiornato, potrebbe avere la brutta sorpresa di scoprire di sostenere costi più elevati di chi detiene il conto corrente nella stessa banca, ma da tempi più recenti.

Affezionarsi alla vecchia banca spesso è un lusso

In quest’ottica probabilmente non conviene affezionarsi al proprio istituto di credito, ma guardarsi attorno e cercare, in base alle proprie esigenze, un Istituto che le soddisfi ugualmente, facendoci pagare meno.

Per prima cosa bisogna porsi delle domande quali per esempio:

  • Uso il conto per esigenze della famiglia o per esigenze personali?
  • Intendo recarmi periodicamente allo sportello o preferisco fare operazioni su Internet?
  • Quante operazioni penso di effettuare ogni mese?
  • Mi serve il bancomat, oppure una carta di credito o preferisco fare affidamento su una carta prepagata?
  • Intendo domiciliare le bollette?

Una volta individuate le risposte diventerà più facile trovare la banca con il conto corrente più conveniente per le proprie esigenze … Ma non fermatevi al solo nome della banca, pensate anche a chi potrebbe assistervi una volta diventati clienti.

Cambiare o non cambiare, questo il dilemma!

In tanti pensano che cambiare non sia semplice, anzi!

Si teme per un ritardo nel pagamento dello stipendio/pensione, per il trasferimento delle bollette e per tutti gli intoppi possibili ed immaginabili.

Invece oggi, con la “portabilità semplice”, la nuova banca si assume l’onere di provvedere a tutte le incombenze relative al passaggio da un Istituto all’altro, grazie al dialogo con la banca di provenienza.

Un’operazione che si conclude, entro 12/13 giorni lavorativi, con lo spostamento nel nuovo conto di domiciliazioni, stipendi, mutui e tutti gli oneri e/o accrediti.

Un vantaggio per tutti e soprattutto per chi continua a pagare più di quanto dovrebbe per paura di vedersela con le lungaggini burocratiche legate alla chiusura di conto.

Il modello di cambiamento bancario

Per stare al passo con l’evoluzione dei tempi e per abbattere i costi, le banche, negli ultimi anni, hanno introdotto il modello di cambiamento bancario, che mira, oltre a ridurre i costi, a renderle accessibili anche a distanza.

Le nuove tecnologie non le hanno lasciate indifferenti, poiché, grazie ad esse, si sono potute rendere maggiormente efficienti.

Tale modello di cambiamento bancario prevede anche un aumento di consulenti che aiutino i clienti a prendere decisioni più informate sui loro risparmi.

Se ciò, da una parte, porta vantaggio a tutti, bisogna che il cliente prenda comunque coscienza che rischia di subire passivamente qualunque decisione l’istituto di credito prenda in sua vece perché, mentre si è immobili, tutto intorno si evolve, a partire proprio dalle banche.

Frasi Celebri:

 “Conto. Ho il conto corrente: che fatica stargli dietro.”

GUIDO CLERICETTI

Ridiamo su:

“Ormai gli sportelli con i cassieri sono un ricordo! Oggi in banca ci sono i divanetti, le piante, la musica Lounge, sembra la sala vip dello Sheraton! Tu sei lì che ti chiedi: Chissà quanto gli sarà costato ristrutturare il tutto? Che è un pensiero da m******** perché la domanda giusta è “quanto c**** mi sarà costata a me tutta questa roba qui?”

MAURIZIO CROZZA


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Marco Buscemi

Sono un consulente finanziario con esperienza ventennale, certificato EFPA EFA, ed inoltre svolgo la figura di formatore presso la Mediolanum Corporate University. Con l’azienda per cui lavoro coindivido gli stessi valori. Sono convinto che il ruolo del consulente finanziario abbia una valenza sociale ovvero il mantenimento del benessere.

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